Pedagogia

 SCUOLA ATTIVA IN EUROPA

EDOUARD CLAPAREDE: L'EDUCAZIONE "FUNZIONALE"

Già nei saggi che compongono la sua prima opera importante , "Psicologia del fanciullo" e "Pedagogia sperimentale", Cleparede esprime una fondamentale convinzione: la validità dell' azione educativa dipende dalla preparazione psicologica degli insegnanti e dalla loro capacità di avvalersi di un adeguato "spirito scientifico", in grado di aiutarli a migliorare la loro professione attraverso l' osservazione e la sperimentazione di nuove pratiche educative e didattiche. La diversità delle attitudini e i differenti ritmi di sviluppo propri di ogni studente richiedono un' organizzazione della vita scolastica "individualizzata", cioè predisposta secondo i ritmi di apprendimento e le specifiche caratteristiche personali. Claparede suggerisce il superamento del modello scolastico tradizionale articolato in classi rigide formate secondo il principio dell' età anagrafica e prospetta invece la possibilità di strutturare gli apprendimenti in classi mobili, classi parallele, sezioni parallele, discipline opzionali, impiego di materiali autocorrettivi ecc. Claperede idividua tre principali leggi: 

- la legge del bisogno, secondo la quale l' attività mentale è sempre generata da un bisogno

-la legge dell' interesse momentaneo, secondo cui in ogni momento un organismo agisce seguendo la direzione del suo interesse più forte

-la legge del tatonnement, cioè quando la situazione risulta inedita e senza alcun appiglio , l' individuo ricorre al comportamento del tatonnement, alla ricerca di un nuovo equilibrio che non è possibile subito ripristinare 

L' educazione e l' istruzione si devono svolgere seguendo queste tre principali regole psicologiche ,assecondando l' esigenza naturale dei bambini ad apprendere per crescere: essi devono vedere soddisfatti i loro bisogni, essere interessati e intrinsecamente gratificati e abilitati a sperimentarsi in situazioni nuove . 

 

 

 

 

 


 

 

MARIA MONTESSORI: L' EDUCAZIONE A MISURA DI BAMBINO

Nelle opere scritte tra il 1909 e il 1916 (il metodo della pedagogia scientifica ,L' antropologia pedagogica, L'autoeducazione nelle scuole elementari),  Maria Montessori presentò l' esperimento del quartiere San Lorenzo, descrivendo la graduale messa a punto del metodo e dei risultati acquisiti.Queste nuove scuole infantili, inizialmente destinate ai bambini di età compresa fra 3 e 6 anni, si caratterizzano in primo luogo per un' organizzazione dell' ambiente a misura di bambino.All' insegnante è attribuito un compito non direttivo, bensì di consiglio, aiuto, sostegno e stimolo, evitando il ricorso a premi e castighi. Un altro aspetto riguarda il materiale didattico, detto anche "di sviluppo": solidi da incastrare, blocchi, tavolette, figure, e solidi geometrici da ordinare secondo le dimensioni ecc. Altri oggetti servono a sviluppare capacità logiche quali avvio alla lettura, al calcolo e alla misura.

Tra gli anni Venti e Quaranta Montessori andò rielaborando determinate parti della sua pedagogia sia per rispondere ad alcune critiche sia in riferimento alle scoperte della psicanalisi sia, infine, per un' attenzione più significativa verso la dimensione religiosa del bambino, assente nelle prime opere.Il testo forse più importante di quest' ultima fase è la "mente del bambino. Mente assorbente". In questo saggio Maria Montessori ricorre a un' espressione propria del linguaggio astronomico (le nebule) per indicare specifiche sensibilità che si risvegliano nel corso dello sviluppo psichico con il carattere di totalità indistinte dotate di particolare dinamismo e dalle quali si dispartono gradualmente le conoscenze specifiche . La mente del bambino è "assorbente" per il suo straordinario potere di assimilazione, spesso inconscio, che si compie attraverso varie forme di attività mentale e pratica: la creatività, la fantasia, il gioco. 

 

 

 

 

 

 

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