Pedagogia

 PEDAGOGIA

JOHANN HEINRICH PESTALOZZI

 

L'importanza di Pestalozzi sta nell'aver intrapreso una strada nuova sviluppando una personale teoria educativa radicata nel pensiero di Rousseau, ma distanzandosene in più punti.La sua opera più famosa Leonardo e Gertrude è un romanzo pedagogico che non è però la storia di un solo fanciullo come nell'Emilio di Rousseau, ma di una collettività, di un immaginario paese di campagna. il villaggio è governato dispoticamente da un podestà. Tra i popolani c'è Leonardo che reagisce ai soprusi abbandonandosi al vino e all'ozio, maviene salvato dalla moglie Gertrude. Cacciato il podestà inpaese giunge un maestro che con la sua opera riporta l'ordine e la pace.Tutti i personaggi principali hanno un significato pedagogico : il podestà rappresenta l'autorità oppressiva, Leonardo la debolezza umana capace di riscattarsi se aiutata,, Gertrude e il maestro hanno funzione educativa, mentre il buon signore feudale che aiuta Gertrude, incarna il potere politico che si cura dei suoi contadini. Emerge quindi l'adesione di Pestalozzi al dispotismo illuminato secondo cui il despota pur mantenendo il potere assoluto, adotta una politica riformatrice per migliorare le condizioni di vita dei suoi sudditi.L'originalità di Pestalozzi sta nell'aver attribuito alla madre un ruolo educativo: pestalozzi se da un lato segue le idee di Rousseau circa la concezione dell'infanzia educata nella libertà, dall'altra è figlio del romanticismo esaltando la madre educatrice e la forza del sentimento rivalutando la dolcezza e la tenerezza delle mamme. Il maestro viene descritto come una madre che dimostra apertamente l'affetto per gli allievi. Grazie all'amore materno il figlio sviluppa la certezza di poter contare su una persona sicura e fidata.e sviluppa un senso morale seguendo l'esempio della madre e non con obblighi e punizioni.Pestalozzi è quindi contrario ai brefotrofi perchè sono solo luoghi di assistenza senza il calore maerno. Alla nascita l'uomo per Pestalozzi non nasce innocente come sosteneva Rousseau, ma senza morale e dotato della capacità di acquisirla.Il raggiungimento della perfezione etica è il fine dell'educazione.Il livello più basso della moralità sono i buoni sentimeni, poi segue l'obbedienza e quindi la riflessione critica di adesione razionale al bene. Il bambino prima intuisce il bene (cuore) poi lo compie (mano) ed infine lo comprende (mente). In tal modo Pestalozzi sposa la concezione romantica di ragione più sentimento opponendosi al razionalismo socratico che assegnava il primato all'intelletto.Luomo è costitutito da mente,cuore e mano (intelligenza, volontà e capacitàmanuali), tre facoltà da coltivare insieme.anche se tra le tre Pestalozzi assegnava il primato al cuore, cioè all'educazione morale.

 

 

 



 

 

 

 







   L'EDUCAZIONE TRA RIVOLUZIONE FRANCESE E NAPOLEONE
 
Nel periodo rivoluzionario in Francia (1792-1794) distaccandosi dal passato vennero sanciti per la prima volta tra i diritti dell'uomo alcune prerogative dell'infanza che da quel momento divennero inalienabili.La rivoluzione francese introdusse una nuova concezione di cittadino e di Stato ma anche di uomo come soggetto portatore di diritti tra i quali il primo era il diritto all'istruzioene all'educazione, consideraten come la base su cui poggiare lo sviluppo della nazione e della civiltà.Su tali basi si proclamò l'istruzione obbligatoria per tutti anche per le donne si prescrisse la creazione di scuole elementari in tutti i comuni e si moltiplicarono le opzioni per l'istruzione secondaria e superiore. Nel periodo rivoluzonario la figura del bambino venne idealizzata eleggendola a simbolo di purezza, d'innocenza, divenendo il simbolo della rivoluzione, metafora dell'uomo nuovo e non corrotto.Nei progetti educativi rivoluzionari il lavoro manuale e la fatica fisica erano concepiti come mezzi per fortificare la volontà. La legislazione rivoluzionaria attribuì allo stato il compito di provverdere agli orfani facendo divenire simbolicamente la nazione intera madre dei bimbi abbandonati garantendo a tutti i bambini con o senza famiglia l'uguaglianza dei diritti.L'infanzia diveniva modello di virtù morale e di coraggio militare.La sostituzione dello stato alla famiglia rischiava di divenire assoggettamento del figlio in quanto il piano si ispirava ad un modello spartano e mirava non ad insegnare un sapere ma a far acquisire dei comportamenti.Il sistema educativo si improntava sull'austerità e sul controllo continuo creando un repubblicano dedito alla patria e moralmente integro.L'impero napoleonico chiuse la parentesi rivoluzionaria anche in campo educativo oltre che politico rinunciando alla creazione dell'uomo nuovo per concentrarsi sull'organizzazione di un sistema scolastico statale.La scuola di primo grado si mantenne affidata alle scuole cristiane mentre i camiamenti maggiori riguardarono la scola secondaria con l'istituzione del liceo destinato alla futura classe dirigente.Visto come grado intermedio tra scuole centrali ed università il liceo era incentrato su materie umanistiche e classiche con programmi controllati dalle autorità scolastiche centrali.Venne fondata poi anche l'università imperiale composta da accademie e preposta a sorvegliare sui gradi di studio inferiori per rafforzare la centralizzazione e la gerarchizzazione del sistema scolastico.
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
     
 

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