Pedagogia

TRA ROMANTICISMO E RISORGIMENTO 
 
VERSO LA SOCIETA' ALFABETA
 
L'educazione e la modernità borghese
 
Durante il XIX secolo giunge a maturazione in Europa la società alfabeta in cui viene ritenuta indispensabile la padronanza dei fondamentali  elementi del sapere :leggere, scrivere e far di conto.Si afferma nell'ambito della modernità, cioè di un periodo di cambiamento sociale e produttivo dove alla tradizione radicata nella fede religiosa e nei ritmi di vita rurali, prevale la civiltà industriale, la fiducia nel progresso, la visione laica dell'esistenza e il valore della razionalità.Aumenta la fiducia nel valore dell'educazione della scuola e della pedagogia.
 
 
La questione del metodo: Herbart
Egli è il primo pedagogista moderno e concepisce la pedagogia come un sapere dotato di una propria specificità che fa riferimento da un lato alla filosofia morale per l'individuazione di un fine educativo e dall'altro alla psicologia per le modalità attraverso cui avviene l'apprendimento. Il fine dell'educazione è la moralità personale che consiste nella formazione del carattere e nel conseguimento della virtù.L'apprendimento avviene attraverso un flusso contiuo di rappreentazioni che associandosi e componendosi formano un quadro generale del sapere. L'intera vita psichica consiste nella continua presentazione alla coscienza di immagini e nel collegamento di nuove rappresentazioni con quelle già possedute dalla mente. Le rappresentazioni divengono man mano più alte e universali fino a culminare nell'intuizione delle idee modello come libertà e perfezione, che stanno alla base del retto agire. Se questo processo non è coordinato da un adulto(insegnante o precettore) la crescita morale sarà disordinata e non produrrà una personalità pronta ad assumere le proprie responsabilità.Il corretto processo di apprendimento intellettuale e morale consiste nella promozione concatenata e graduale di rappresentazioni tese a trasferire nel soggetto conoscenza(il sapere)e a plasmare la moralità(il perseguimento del bene).Tale processo è definito da Herbart "istruzione educativa".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
Il mutuo insegnamento
 
Negli stessi anni in cui Herbart elabora la sua pedagogia e il suo metodo didattico, si diffonde rapidamente in Europa un altro metodo detto del "mutuo insegnamento" predisposto per rispondere al bisogno di scuola dei ceti popolari.In tali scuole l'insegnamento è limitato alla lettura, scrittura e calcolo e si produce un sapere semplice che se da un lato abbatte l'analfabetismo, dall'altro è destinato a persone destinate a restare in condizioni sociali umili.

Aristide Gabelli e la lezione di cose
 
Una via intermedia tra il metodo herbartiano e quello delle scuole mutue viene presentato da Gabelli che auspica l'impiego di un metodo intuitivo che produce alla fine del proceso formativo un individuo capace di pensare con la propria testa.Il maestro deve stare lontano dall'istruzione dogmatica, cioè senza legami con le cose, senza eccedere con l'uso della fantasia e della memoria.Tutte le occasioni offerte dall'esperianza degli allievi son utili per far acquisire conoscenza.Nel metodo herbartiano l'allievo è un orsonaggio senza volto e il centrale protagonista dell'agire educativo è il maestro.In quello di Gabellic'è una sensibilità pedagogica più attenta alle dinamich infantili  fino a rendere il fanciullo un protagonista attivo e consapevole
 
 
 
 
 
 
 
 
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La cura dell'infazia e la pedagogia povera
 
Diverse infanzie a confronto
 
A partire dai primi decenni del XIX secolo l'interesse per l'infanzia aumenta e le motivazioni di questo nuovo sentimento dell'infanzia sono diverse.Con Rousseau, Pestalozzi e Richter si affermano motivi tipici della cultura romantica: la scoperta di un'età capace di vedere il mondo attraverso gli occhi dell'ingenuità e del sentimento, da crescere attraverso la dimensione affettiva e da correggere amorevolmente. L'aumento della sopravvivenza dei bambini ha comportato un incremento di fenomeni come accattonaggio e vagabondaggio, abbandono dei figli, estrema povertà delle famiglie.Nelle aree di sviluppo della prima industria compare il fenomeno del lavoro femminile extracasalingo che costringe le donne a trovare assistenza per la prole.Inoltre si ha anche il precoce ingresso dei bambini nelle fabbriche con tutti i rischi annessi.
 
Aporti e l'educazione infantile
 
Il principale artefice italiano della pedagogia infantile è Aporti che apre a Cremona una scuola infantile per bambini dai due anni e mezzo ai sei in quanto ritiene che molte difficoltà incontrate nelle classi elementeri dipendano dalla mancanza di un'adeguata preparazione prescolastica o dalle cattive abitudini acquisite in famiglia.Cerca così di anicipare la scuola elementare mirando allo sviluppo intellettuale, morale e fisico dei piccoli.Egli fa anche un uso attento dell'impiego appropriato della lingua ed insiste sulla pulizia e cura del corpo, degli abiti e sull'alimentazione sana.Lassua proposta molto innovativa che unisce finalità assistenziali a scopi educativi di formazione prescolastica, ha rapida fortuna.Declina solo a fine secolo con l'arrivo dell'esperienza dei giardini d'infanzia di Froebel.
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
Froebel e i giardini d'infanzia
 
Con Froebel l'infanzia presenta tratti di notevole modernità:il bambino non è più solo da custodire ed alfabetizzare, ma ha anche il diritto di giocare e di apprendere attraverso il gioco in un luogo (il giardino d'infanzia)di libera espresione e di crescita non condizionata ancora dalle regole della vita adulta.Egli concepisce il gioco come attività che permette al bambino di crescere secondo i suoi ritmi e di cogliere in manier intuitiva l'essenza della realtà e i processi del divenire naturale.Il gioco viene da lui considerato il baricentro dell'educazione infantile e cioè lo strumento principe per favorire l'espressione in maniera creatva in stretto rapporto con il inguaggio.Su queste basi si sviluppa l'idea dei doni, cioè giocattoli dotati del  potere simbolico di far intuire al bambino le leggi che regolano il mondoAd esemio la palla elastica permette di familiarizzare con le proprietà fondamentali dei corpi come forma, peso ecc.
 
 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
Le iniziative per i giovani poveri ed abbandonati
 
L'esodo dalla campagna alla città comporta problemi di ordine pubblico come furti,prostituzione ecc. e emergono iniziative religiose come Giovanni Bosco e laiche come i gruppi mazziniani con scopo educativo e assistenziale per i giovani poveri ed abbandonati.In ambito religioso si alternano pratiche religiose ad esercizi pratici per imparare un mestiere e a compiti scolastci.Le esperienze laiche puntano invece sulla valorizzazione della potenzialità dell'individuo e sul suo desiderio di riuscita e successo secondo il self-helpismo anglosassone che ritiene che la riuscita nella vita dipende dalla volontà personale e desiderio di affermazione.


 
 
 

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